Giovanni Tomasini, designer e direttore creativo di Studio7B, presenta "Punto" di Massimiliana Brianza.
Massimiliana Brianza è una giovane designer che affonda le proprie radici nell'arte e nei materiali della tradizione. Diplomata all'Istituto d'Arte, si forma in scultura lignea all'accademia, specializzandosi presso un laboratorio in Alto Adige; varie esperienze nelle grandi capitali, Roma e Londra dove collabora con studi di progettazione e gallerie.
“Punto” è uno dei progetti
scaturiti da questo enorme bagaglio esperienziale; oggetto nato dalla ricerca e
dalla lavorazione dinamica della materia e del colore.
Massimiliana Brianza è una giovane designer che affonda le proprie radici nell'arte e nei materiali della tradizione. Diplomata all'Istituto d'Arte, si forma in scultura lignea all'accademia, specializzandosi presso un laboratorio in Alto Adige; varie esperienze nelle grandi capitali, Roma e Londra dove collabora con studi di progettazione e gallerie.
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Massimiliana Brianza |
Si tratta di tele circolari,
rigide ma al contempo leggere, realizzabili in qualsiasi dimensione e cromia,
utilizzabili sia singolarmente che in una successione ritmica di colori.
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Punto - Design by Massimiliana Brianza - Foto di Matteo Greco |
“Ero alla ricerca di un materiale
grezzo, che anche dopo essere stato trattato mantenesse la sua identità e la
sua natura.” dopo svariate sperimentazioni, Massimiliana lo trova nella juta.
Questo tessuto assorbe il colore in maniera singolare, pur essendo grezzo e
arido, mantiene le tinte vive e brillanti; l'effetto colore-trama è unico.
L'occhio esperto della designer
segue ogni fase della realizzazione, dalla scelta dei teli, ai numerosi
passaggi che portano al prodotto finito: ammorbidimento del tessuto,
plissettatura, irrigidimento e per finire, bagni di colore (ce ne vogliono ben
quattro). Il tutto eseguito a mano, impiegando materiali naturali, atossici e
privi di solventi.
Il risultato? Manufatti unici
“vibrazioni di colore e juta”, coloratissimi “carapaci” il cui diametro, va da
poche decine di centimetri, fino a coprire pareti intere. Vi sfido a trovare
un'applicazione della juta, tanto originale e moderna, così come la propone
Massimiliana nei suoi “Punti”.
Il colore, profondo e concentrato, prigioniero della robusta trama,
unito all'irregolare equilibrio delle pieghe, cattura gli sguardi e richiama
alla mente le forme della sabbia, rastremata dal mare, le increspature
dell'acqua, cortecce di alberi centenari, ninfee tropicali e scudi tribali
Giovanni Tomasini
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